Articoli correlati
Di certo, le uniche relazioni (a parte quelle
telefoniche, contingentate: solo avvocato e parenti stretti) che il
sacerdote accusato di atti sessuali con una minore di 14 anni, potrà
avere, sono quelle con i monaci benedettini che in quel
monastero abitano dal 1231, quando un certo Silvestro, aristocratico
osimano poi chiamato da Dio, edifica il monastero. Questo sarà, come
prescrive la legge, il nuovo carcere di don Giacomo per diverse
settimane ancora. L’ora d’aria? Nel cortile del monastero. Il lavoro?
Volendo (ma il don non ha obblighi), nel monastero ce ne sono, di tutti i
tipi: restauro di libri, coltivazione della lavanda, miele, vendemmia
per il genuino “verdicchio.- Pedofilia, don Ruggeri scarcerato: andrà ai domiciliari Caso don Ruggeri, parla la 13enne: "Avevo paura a tirarmi indietro" Le 'acrobazie' in mare con una 13enne e la sua amica Pedofilia, spunta un precedente per don Ruggeri Flirt in spiaggia con una 13enne: arrestato don Ruggeri La 13enne molestata risponde al gip Don Giacomo Ruggeri è ai domiciliari e al Gip dice: "Tornerò a fare il prete"
Chi ha scelto questo posto? Il legale, Gianluca Sposito, e i famigliari, la sorella e il fratello, lo hanno sottoposto fin da subito all’attenzione dei giudici che hanno dato poi il consenso. In base a quanto recita il sito del monastero, molto articolato, potrebbe essere davvero quello il luogo giusto di un giovane sacerdote caduto nel luglio scorso in tentazione carnale. «Chi entra in monastero — si legge infatti nella sezione ‘Proposta di vita’ — sa che è chiamato alla lotta. Contro chi? Contro le proprie passioni, i propri vizi, o come direbbe san Paolo contro “l’uomo vecchio”».
Multimedia correlati
Chissà se da lì nascerà un uomo nuovo. Intanto, su Facebook, sulla scarcerazione di don Ruggeri nasce un caso legato ad alcuni commenti pesanti postati nel sito
«Polizia postale official web site fan» (che non è un pagina ufficiale
della polizia postale, ma una fan page amministrata da sostenitori della
polizia postale). Immediata la reazione del legale di don Ruggeri,
Sposito: «E’ gravissimo che vicende giudiziarie vengano commentate, con
toni esasperati se non proprio penalmente rilevanti, da soggetti che di
esse nulla conoscono. Da oltre un mese e mezzo si discute del video che
ritrae Don Ruggeri e tanti pare abbiano una esatta conoscenza di cosa vi
sia ritratto e quale sia stato l’effettivo comportamento del sacerdote,
al punto da ritenerlo già meritevole di condanna morale e giudiziaria.
Poi questa tempesta di commenti, dopo la scarcerazione, con fulcro nel sedicente profilo Facebook “Polizia Postale Official Web Site Fan”. Al
di là delle opportune verifiche sulla esatta identità dei soggetti che
lo gestiscono e sulla effettiva vicinanza o appartenenza alle forze
dell’ordine, ritengo ancor più grave il susseguirsi su questo profilo di
commenti di soggetti che partono da dati sconosciuti o alterati, per
finire col perpetrare essi stessi reati ben evidenti, e per i quali mi
riservo di agire a tutela del mio cliente».
Nessun commento:
Posta un commento