Quindi si è rivolta all'Ospedale di Enna che ha immediatamente girato la segnalazione alle forze dell'ordine facendo partire le indagini. Il 45enne, zio del convivente della madre del piccolo, approfittava dei momenti in cui rimaneva da solo in casa con la sua vittima e lo costringeva a seguirlo nel ripostiglio dove abusava di lui. Secondo le ricostruzioni fatte dagli inquirenti le violenze sessuali sarebbero andate avanti per più di tre mesi.
Dopo essere stato scoperto e interrogato, il 45enne ha confessato gli abusi ed è stato quindi posto in stato di fermo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il bambino, supportato dalla presenza di esperti psicologi e interrogato in ambiente protetto, ha confermato tutte le violenze alle quali è stato sottoposto per tanto tempo. Ora sarà affidato alle cure di medici che avranno il compito di aiutarlo a superare lo shock di quanto subito.
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