Che significa essere famosi? E cosa si è
disposti a fare pur di rimanere sulla cresta dell’onda? Qualche
settimana fa, giornali e giornaletti si contendevano gli scatti in
bikini della showgirl, Raffaella Fico compagna del calciatore Mario Balotelli.
Durante la sfilata a Milano per la beach-wear Pin Up Star, l’ex
gieffina, ha infatti esibito senza remore i suoi sei mesi di “stato
interessante”. Anche la Moric, qualche anno prima non era riuscita a
resistere al profumo della passerella portando in grembo il pargolo
concepito con il fotografo Fabrizio Corona.
L’Italia però a questa moda “interessante”,
speculatrice di maiesiophilia, per la diffusione di immagini che fanno
trasudare erotismo da donne in dolce attesa, giunge con un po’ di
ritardo rispetto all’uso delle passerelle americane nelle quali modelle e
attrici, già veterane dei glamour défilé con il pancione, hanno fatto
da apripiste. Prime in questa fiera della vanità, anche per gli scatti
sulle copertine di giornali che siglavano le loro testate con volti noti
di attrice e cantanti che, pur di non trascurare la notorietà durante
la gravidanza, erano decise a metterci “la pancia”. Prima tra molte la
tenace attrice Demi Moore che orgogliosa della “dolce attesa” non ha
mostrato alcun imbarazzo nell’esibirla.
Che stia nascendo un nuovo movimento dell’emancipazione della pancia?
L’essere in “stato interessante”, mostrare e difendere con orgoglio il
proprio corpo e i suoi cambiamenti non può che essere un gesto
apprezzabile per dimostrate la propria femminilità anche quando non si è
freschi di palestra o in tiro dopo il trattamento di trucco e parrucco.
Ma quando viene valicato il labile confine tra libertà di esibizione
della propria vanitas e la mercificazione del corpo? L’esposizione
mediatica che si è disposti a sopportare, qualche volta, potrebbe
risultare alquanto discutibile. Una vera e propria industria gossippara
si è interessata al caso Balotelli-Fico ancor prima che la piccola Pia,
figlia dei due, venisse al mondo. Si è chiacchierato prima sulla
presunta paternità di super Mario, poi sulla calda sfilata della
showgirl napoletana, in cui oltre al sorriso smagliante e un giovane
lato-b, sfoggiava fiera il pancione della dolce attesa. In seguito è
scattato il countdown di scommesse per azzeccare il giorno del parto,
concludendo il tutto con la decisione di mamma Raffella della vendita
delle foto della piccola Pia. A distanza di pochi giorni dal parto,
infatti la giovane napoletana avrebbe venduto per 100 mila euro ad un
settimanale inglese le foto in esclusiva della sua piccola.
Così mentre super Mario latita fuori dall’Italia,
e non conosce ancora il volto della figlia, lei ha già capito come
incassare soldi vendendo lo scoop. Pia non è ancora nata ed ha avuto già
il suo primo posto in copertina. Che fretta c’era?
Nell’epoca in cui tutto è digitalizzato,
e solo pochi rimangono gli spazi dedicati alle privacy, perché anche la
gravidanza, il parto, devono divenire oggetto di intermediazione
mediatica? Potrebbe sembrare un’esagerazione mettere sul mercato notizie
tanto intime e dare in pasto al gossip le foto di neonati divenuti già
merce di cronaca ancor prima di giungere al mondo. Un prezzo che devono
pagare i figli dei personaggi che godono di una certa popolarità (è
proprio così?). Già agli albori della sua notorietà post ‘Grande
Fratello’, mamma Raffaella aveva concentrato la sua carriera sulla sua
indiscutibile bellezza accompagnata, in seguito, ad alcune dichiarazioni
choc. Nel Settembre 2008, infatti, la notizia di voler mettere all’asta
la propria verginità aveva intasato le cronache di tutti i canali
medatici: “Metto all’asta la mia verginità per un milione di euro.
– aveva dichiarato la show girl- Voglio proprio vedere se c’è qualcuno
che tiri fuori questa somma per avermi”. Così se fino a quel momento la
giovane aveva mantenuto un comportamento ligio e quasi esemplare, in
poco tempo era riuscita a sovvertire ogni opinione di approvazione nei
suoi confronti, nonostante si fosse trattata, probabilmente, di una
affermazione provocatoria.
“Non so che cosa significhi fare sesso.
Se qualcuno pagherà un milione di euro per me, sarò di certo
imbarazzata. Ma con questi soldi potrò realizzare i miei sogni. – aveva
continuato a dire – Comprarmi una casa a Roma e pagarmi un corso di
recitazione. Se lui non mi piacerà, manderò giù un bicchiere di vino”.
Il mondo dei reality show può essere un buon trampolino di lancio
per arrivare in alto, per realizzare i propri sogni, ma se addirittura è
possibile scalare le vette senza faticare, allora è ancora meglio.
Opinioni divergenti commenterebbe la notizia come vanto o con sdegno. Da
una parte l’esaltazione di chi, nell’affermazione della Fico denota
un’orgogliosa forma di fierezza femminea. Un manifesto trasgressivo
sull’emancipazione della donna moderna, per la quale la verginità è alla
pari di un sorso di vino e il corpo, uno strumento da investire per far
trillare quattrini su quattrini. Dall’altro lato, però qualcuno
commenterebbe la dichiarazione della show girl come l’affermazione di
una ragazzina vuota che, consapevole della sua bellezza ha cercato la
scorciatoia più semplice per il successo, investendo tutto in make up e
palestre: una notorietà trash.
Appurato che ogni individuo è libero di esprimersi
secondo le proprie preferenze, ci si dovrebbe chiedere piuttosto
quanto, comportamenti del genere potrebbe influenzare negativamente
coloro che, guardando tanto successo con poco sudore, farebbero la
stessa cosa. Ma, altra questione, sarebbe comprendere quanto risulta
giustificabile il gesto di una neo mamma, (non solo in riferimento alla
show girl napoletana) che invece di svolgere il proprio ruolo
genitoriale, si preoccupa piuttosto di vendere le foto al miglior
offerente, facendo sembrare quella nascita quasi una vincita al super
enalotto.
Nessun commento:
Posta un commento