giovedì 16 agosto 2012

Maxi operazione in 141 paesi contro la pedofilia

Una maxi operazione di polizia contro la pedofilia, condotta in 141 paesi, ha permesso di identificare centinaia di pedofili su internet. Lo ha annunciato la polizia giudiziaria federale austriaca. Denominata «Carole» e iniziata circa un anno fa, l'operazione ha permesso di identificare solo in Austria 272 pedofili, che hanno diffuso online materiali pedopornografici. Si tratta della più importante operazione di polizia contro la pedofilia su internet mai condotta in Austria e nel mondo. La grande mole di informazioni e materiali raccolti sono al vaglio delle autorità di polizia nei 141 paesi coinvolti nell'operazione.
A FIRENZE - Anche in Italia è scattata un'operazione antipedofilia: la polizia postale di Firenze ha eseguito 18 perquisizioni in varie città italiane, denunciando 20 soggetti, tre dei quali in stato di arresto, per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico. I video e le immagini sequestrate riguardano per la maggior parte ragazzi in età adolescenziale e bambini in tenera età, anche al di sotto dei 5 anni, intenti a compiere espliciti atti sessuali con adulti e coetanei.
TRE ARRESTI - L'attività ha coinvolto i compartimenti della Polizia postale di diverse città, da Bologna a Catania, Milano, Venezia, Roma e Torino, nonchè le sezioni di Reggio Emilia, Sassari, Varese, Vicenza, Siracusa, Caserta e Macerata.
L'indagine è partita da una segnalazione in cui un utente che riferiva di aver avuto una sessione di chat sul sito www.77chat.com. Da qui veniva appurata la presenza di materiale video pedopornografico diffuso in rete. La Polposta ha individuato e successivamente identificato 18 utenti che in più sessioni si connettevano al sito per acquisire file pedopornografici, catalogarli e custodirli nei propri computer. Le perquisizioni hanno dato tutte esito positivo, quindi sono stati sequestrati parecchi computer. Per tre indagati è scattato l'arresto in flagranza in considerazione della particolare gravità del fatto, ma anche per la quantità e la qualità del materiale video ritrovato. Le immagini sono per lo più prodotte in paesi dell'Est e del continente asiatico.
Ora, saranno catalogate ed inviate presso l'Area Analisi File e Identificazione Minori del Centro Nazionale Contrasto Pedopornografia Online (CNCPO) per poi essere selezionate ed inviate presso la banca dati Interpol di Lione (Francia).

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