''Condivisione del
dolore e della sofferenza delle vittime, in molti casi
bambini, che hanno subito il trauma profondo dell'abuso, il
cui effetto ha investito anche le famiglie'': sono questi,
secondo quanto riferisce l'Osservatore Romano, i punti
salienti della lettera che i vescovi cattolici australiani
stanno inviando a tutte le parrocchie e chiese del Paese
all'indomani dell'avvio di un'inchiesta parlamentare
sull'abuso di bambini da parte di religiosi e di membri di
organizzazioni non-governative. La lettera, ha spiegato
l'arcivescovo di Melbourne, mons. Denis James Hart, spiega
anche l'atteggiamento della Chiesa riguardo all'inchiesta,
soffermandosi sul ''particolare momento, impegnativo e
difficile per le vittime e le loro famiglie''. Si tratta di
trarre insegnamento dagli errori, dai fallimenti del passato
''per garantire, oggi, tutto quanto e' possibile fare per
proteggere i bambini e offrirgli un futuro di concreta
speranza''.
''Gli errori sono stati fatti e ci scusiamo - evidenziano
i presuli - per le vittime e le loro famiglie. La Chiesa ha
imparato da questi errori e la nostra risposta e' cambiata.
Siamo focalizzati sulle legittime esigenze di coloro che sono
stati abusati e stiamo prendendo provvedimenti ad ampio
raggio per prevenire gli abusi futuri. Abbiamo anche mutato
atteggiamenti psicologici nei confronti dei colpevoli. Siamo
consapevoli di essere di fronte a delinquenti senza
scrupoli''.
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