venerdì 24 agosto 2012

DENUNCIARE!!

Ricevo e pubblico un articolo inviatomi da un lettore del blog... GRAZIE!!!  

Uomini "se così possiamo definirli", che picchiano le proprie compagne di vita, per poi nascondersi dietro una scusa.

Molte volte danno la colpa alla religione o semplicemente alla gelosia.
Ma credetemi non sono mai né l'una né l'altra.

L'uomo che arriva a picchiare una donna, è una BESTIA sentimentalmente frustrato ed impotente.
Sono rimasto sconvolto, per due episodi portati in evidenza da i principali Mass-Media:
Ricordate sicuramente il caso della 17 enne marocchina picchiata, segregata e frustata con il filo elettrico dal padre, perché indossava jeans e t-shirt "troppo occidentali".

Pensate che un 40 enne italiano, per quasi 20 giorni ha tenuto segregata la compagna, accecato dalla "gelosia".
 L'ha picchiata e seviziata per venti giorni: legata al letto con catene, percossa, stordita con psicofarmaci, sigarette spente sulla pelle e una lama da taglio passata sul corpo.

I due casi sono stati trattati dai Mass-media in maniera differente.

Dando la colpa all'integralismo religioso nel primo caso e parlando di "gelosia che acceca" nel secondo.

Queste bestie disumane che massacrano di botte le donne, per poi cercare scuse al loro operato, sono semplicemente falliti della vita, che si crede superiore e non vale la metà della soletta delle scarpe indossate dalle donne su cui esercita la violenza.

Non è l'Islam che spinge a picchiare le donne, senza per questo negare la presenza di certi integralismi religiosi, non certo solo musulmani, nel mondo.

 E non è mai la gelosia, o il "troppo amore", come ancora si sente chiamare, che spinge un uomo a segregare in casa una donna.

Chi compie queste azioni, NON VI AMA.

Non dovete giustificarli, non dovete avere terrore, dovete avere fiducia prima in voi stesse e poi nelle autorità competenti.

La parola d'ordine è "DENUNCIARE", anche se n molti casi non ê servito a nulla per via dell'indifferenza ed incompetenza di "uomini di legge" che non hanno saputo valutare la gravità del fatto.

Esiste un numero contro la violenza sulle donne, composto da personale altamente qualificato: 1522, un'ampia azione di sistema per l'emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.

Andrea Mavilla


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