sabato 1 settembre 2012

PEDOFILIA: GIANNINO, PROF DI RELIGIONE ABUSA DI DUE TREDICENNI

L'accusa è pesantissima: pedofilia. Avrebbe abusato di due tredicenni, una settimana fa, a Rapallo, nelle vicinanze del Castello. 

Ma lui, Alberto Giannino, 51 anni, di Voghera, con seconda casa nella città del Tigullio, insegnante di materie religiose in un liceo milanese, nega tutto. E, dopo l'arresto da parte della polizia avvenuto nella sua abitazione, si rifiuta di chiarire le proprie ragioni al magistrato, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Tramite l'avvocato difensore, poi, Giannino annuncia di voler arrivare ad attuare lo sciopero della fame. Gli episodi che hanno portato in carcere quest'uomo all'apparenza irreprensibile - Giannino, fra l'altro, è presidente dell'Associazione culturale docenti cattolici - sarebbero avvenuti una settimana fa e riguarderebbero le molestie nei confronti di due cuginetti, attirati con l'offerta di soldi per comprare una bibita. Subito dopo (il condizionale è d'obbligo, in attesa dell'accertamento definitivo dei fatti), l'uomo avrebbe invitato i tredicenni a seguirlo, cominciando a fare delle avance e arrivando a toccare nelle parti intime almeno uno di loro. 

È a quel punto che si è avvicinato un papà dei ragazzini che, di fronte a quello che pareva un'evidenza senza margini di dubbio, ha chiamato l'altro genitore e insieme hanno avvertito la polizia. Immediata e decisa la reazione dell'insegnante: si è dichiarato innocente e ha respinto l'accusa prima davanti agli agenti, poi davanti al magistrato, il quale ha comunque disposto l'arresto. Il legale di Giannino, l'avvocato Matteo Groppo, ha chiesto al gip gli arresti domiciliari in considerazione del fatto che l'uomo è incensurato. «La richiesta della misura cautelare - ha spiegato Groppo - deriva anche dal fatto che il mio assistito vive con la madre anziana, invalida al 100 per cento, della quale si deve occupare giornalmente. Ed essendo egli stesso diabetico, ha bisogno di cure particolari, incompatibili con la carcerazione».

Nessun commento:

Posta un commento