domenica 9 settembre 2012

Chiudere "Sportello Donna" è un insulto a tutte le donne del Lazio

Chiudere "Sportello Donna" è un insulto a tutte le donne del LazioChe non si trovino i soldi per garantire il funzionamento dello “Sportello donna” all’interno del S. Camillo è un insulto a tutte le donne: quelle che subiscono violenza e a quelle che vi lavorano da due anni per farlo funzionare. Dal 31 ottobre , giorno in cui è scaduta la convenzione con la cooperativa che lo gestisce le 7 operatrici dello sportello (psicologhe, educatrici professionali e assistenti sociali) non prendono un centesimo, ma continuano a lavorare per senso di responsabilità e solidarietà. Nel frattempo la prima donna presidente del Lazio , non ha trovato il modo , dallo scorso ottobre, ne di reperire le risorse ne di prestare attenzione alla struttura. Ha  però trovato quello necessario ad aumentare i vitalizi agli assessori a fare nuove assunzioni part- time per giovani politici locali evidentemente con reddito troppo basso. Ma che Regione è questa della Polverini? Sportello donna  è stato istituito nel 2009 e in due anni ha assistito 700 donne arrivate al pronto soccorso in seguito ai maltrattamenti subiti per lo piu dentro le mura domestiche. La maggioranza è costituta da donne italiane, il 42% da straniere.  Per garantire il suo funzionamento per altri due anni servono 160/180 mila euro. Una somma ridicola. La Presidente dia una sforbiciata al fondo per i manifesti e sostenga concretamente le donne. Permettere la chiusura della struttura è una vergogna.

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