Rimini, 8 settembre 2012 - Un romeno di 19 anni è stato arrestato per violenza sessuale su una 16enne. La vicenda risale al 17 giugno 2012, una normale serata di inizio estate, teatro della violenza.
La storia. Bellaria, la ragazza è in compagnia di
alcune amichette quando nel gruppo subentra una nuova conoscenza. Lui è
un rumeno di 19 anni, biondo, con modi di fare molto affabili. Subito entra in confidenza con le ragazze ma da una è particolarmente attratto. Giunti nei pressi di un locale molto frequentato da giovanissimi, con la banale scusa di aver dimenticato il suo cellulare probabilmente in auto, chiede alla ragazzina di accompagnarlo a
recuperarlo. La ragazza ingenuamente accetta. Dopo pochi minuti, fatta
salire con l’inganno a bordo della sua auto sportiva, il ragazzo mette in moto e lascia il parcheggio per raggiungere una zona più isolata.
A questo punto comincia a baciare la minore, nonostante lei cerchi di evitare il contatto con le sue labbra; dopodiché le blocca il braccio destro vicino al finestrino, la spoglia dei pantaloncini, ed abusa di lei in maniera non protetta. Il giovane desiste solo dopo aver tentato di continuare l’atto fuori dall’auto allorquando la ragazza riesce a divincolarsi dalla sua presa.
La giovane viene allora riaccompagnata al locale da ballo e solo il
giorno dopo ha il coraggio di raccontare i fatti accaduti alle amiche
che le consigliano di denunciare l’abuso.
Trovata la forza di raccontare il tutto alla madre, la donna parla col marito ed insieme si recano, a tarda ora in caserma,
per denunciare l’accaduto. In aiuto ai Carabinieri di Bellaria si
aggiungono i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rimini che, in poco più di 36 ore riescono ad identificare compiutamente il violentatore, un ragazzo che, nonostante la giovane età, si era già macchiato di fatti analoghi e con lo stesso modus operandi (con
una banale scusa aveva attirato un’altra ragazzina in macchina per poi
abusarne). Lo straniero, però, impaurito dalla promessa della ragazzina
di fargliela pagare si dà alla fuga, rendendosi irreperibile sul territorio nazionale.
Successivi e mirati accertamenti consentono agli investigatori di
rintracciarlo nel suo paese di origine ove si era recato in attesa che
le acque si calmassero.
Da allora sono trascorsi ben tre mesi ma i militari non hanno mai
smesso di monitorare la sua abitazione, la cerchia più stretta dei suoi
amici al fine di procacciarsi ogni notizia utile per la sua cattura. Nel
frattempo nei suoi confronti la Procura di Rimini richiedeva una misura
cautelare in carcere che il Giudice per le indagini preliminari subito
concedeva e, all’atto dell’irreperibilità, il provvedimento veniva
internazionalizzato con il decreto di latitanza. Nella mattinata odierna è stata scritta la parola fine su questa brutta vicenda traendo
in arresto il giovane mentre stava per rientrare a casa: oggi stesso è
stato tradotto al carcere di Rimini con la pesante accusa di violenza
sessuale. Nei prossimi giorni si presenterà davanti al il giudice per
l’interrogatorio di garanzia.
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