domenica 9 settembre 2012

USA: il pediatra pedofilo Earl Bradley non uscirà mai di prigione. Parola della Corte Suprema



Earl Bradley
Tutti i ricorsi sono stati respinti, la sentenza è ormai definitiva: Earl Bradley, il pediatra pedofilo condannato a ben 14 ergastoli, non potrà mai tornare in libertà. A stabilirlo ci ha pensato la Corte Suprema dello stato del Delaware, che all’unanimità ha respinto l’ultimo ricorso presentato dall’uomo - relativo a presunte irregolarità nelle perquisizioni dei suoi uffici - ed ha quindi confermato la condanna.
L’uomo, giudicato colpevole di aver abusato sessualmente di almeno 85 bambine, tutte sue pazienti di età compresa tra 1 e 3 anni, dovrà trascorrere il resto della sua vita dietro le sbarre. Massima soddisfazione espressa da Beau Biden, procuratore generale del Delaware:
Earl Bradley non uscirà mai di prigione. Siamo gratificati dalla chiarezza dalla Corte. Il nostro lavoro - occuparci della vittime e delle loro famiglie ed aiutarle a guarire da questo indicibile crimine - non finirà mai.
Il ricorso presentato dai legali del pediatra, è necessario precisarlo, non era relativo alla colpevolezza dell’imputato. Che abbia abusato sessualmente delle sua vittime non ci sono dubbi - esistono i filmati da lui registrati ed archiviati nei suoi computer - ma quello che i legali contestavano era la condotta dagli agenti che hanno trovato le prove ed eseguito l’arresto.
Bradley operava in quattro diversi studi e il mandato di perquisizione era relativo soltanto a due di questi e limitato ai file medici dell’uomo. Gli agenti, invece, andarono oltre controllando tutti e quattro gli studi ed eseguendo una ricerca ben più ampia.
In sostanza, sosteneva la difesa dell’uomo, i militari non erano stati autorizzati a controllare i computer di Bradley. Quelle perquisizioni furono di fatto illegali e gli avvocati dell’ex pediatra speravano che questo particolare potesse portare ad un nuovo processo che si sarebbe svolto senza l’ausilio di quei filmati - vere e proprie prove schiaccianti - sequestrati senza seguire le regole.
Il ricorso, però, è stato respinto e la sentenza emessa in precedenza è diventata definitiva.

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